libere elezioni?

io questa cosa qua che il voto è segreto, io mica l’ho mai capita. mai capita, l’ho.
altro che segreto, il voto deve essere pubblico e sbandierato.
io voglio sapere chi ho intorno.
se uno non vuole far sapere per chi vota, vuol dire che si vergogna, e se si vergogna allora è meglio che non voti proprio.

il voto deve essere pubblico e libero. così posso anche farlo da casa, via internet. basta che ci sia una bella casella pubblica, accessibile a tutti, con nomi e cognomi e su scritto per chi ho votato. basta un siterello.
così, tra l’altro, posso farlo continuamente, dico, posso occuparmi della cosa pubblica tutte le volte che voglio, ogni qual volta c’è da prendere una qualche decisione che mi appassiona o mi coinvolge, e non sono costretto a delegare il mio destino e le scelte importanti per cinqu’ anni (o quant’è) a qualcuno che ho mai visto e tutto il resto (e con tutto il resto intendo che poi non posso mandarlo a stendere se quello poi si fa gli interessi suoi o di qualcun altro che non sia la collettività che l’ha votato).

rivoluzione!

Pubblicato da

arsenio

m'han nomato bravuomo un giorno e da quel giorno io me lo tengo, quel nome. arsenio mi son nomato da solo. eccetera.

4 commenti su “libere elezioni?”

  1. Bene, così quando sarà ora di votare la prossima volta verrò lì a casa tua, legherò le mani con due giri di nastro a te e parenti e mi impadronirò delle vostre email con cui potrò finalmente votare il candidato Antonio La Trippa che piace a me.

    Diciamo che idealmente quello che hai proposto è un sistema comodo e veloce, però merita qualche messa a punto sulla sicurezza, il rischio di imbrogli è sempre in agguato.

  2. no, perché o mi ammazzi o poi io posso sempre identificarmi e dire “no, sono stato costretto” e posso rettificare il voto.
    il voto deve essere libero, chiaramente. ma non segreto.

  3. Forse si potrebbe risolvere assegnando ad ogni cittadino con diritto di voto un’identità digitale, però non è una cosa semplice e poi non tutti hanno un computer, penso agli anziani o a chi sta in cima a un monte senza internet.

    Comunque non ti ammazzo, altrimenti poi chi lo scrive ‘sto blog?

  4. sì, certo, era un “mi ammazzi” impersonale.
    è chiaro che ci vuole un certificato digitale, ma quando tutto è pubblico in definitiva… chissà…
    internet ci deve essere dappertutto, ovviamente. oggi come oggi basta un telefono. tecnicamente è come mandare un sms. gli anziani, gli sms ce la fanno.
    dopodiché gli anziani che non riescono a fare la croce sulla casella giusta ci sono, quindi non è che possiam star qui a cosare tutto il tempo, perché tanto ci sarà sempre qualcuno che non ce la fa…
    ma va ben’.
    :)

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