notte buia buia

tre birre medie in dentro il corpo
e pedalo
 e un po’ barcollo
ho no mangiato stassera
 è notte
 il fegato mi si rosica peggio di tre sambuche

uno stronzo di automobilista accostato
 mi apre la portiera diabolico
ma lo evito
  pedalo senza mani
ho addosso gli occhiali da sole
 è notte
è una notte molto buia
 o forse è per via degli occhiali da sole

un pulmàno gentile sembra mi voglia travolgere
e invece frena per lasciaremi di passare
io pedalo senza mani nella notte
e ho una sigaretta in mano
 nella mano destra
la fumo
 anche con il vento che mi dà una mano
la mano del vento mi fuma la sigaretta
 il vento non ha una mano ma un alito
che fuma
 che fa andare la sigaretta più veloce
è una cosa di fisica
 si posson far dei calcoli

non sono il ritratto della salute
 o della bellezza
tra l’altro sono molto brutto da vicino
 soprattutto quando sono senza occhiali

non so se avevo dei sogni
 ma se li avevo
li ho lasciati marcire ai lati del divano
mentre ci stavo disteso sopra
 sono pigro
sono molto pigro

mi ritrovo a quarantanni a dettare all’ifòno
queste parole
 in fondo un po’ inutili
ma è diventato il mio modo di prendere appunti
 la gente poca sui marciapiedi mi guarda strano
che parlo così dentro a un telefono
  come fosse un dittafono
 non so
è tutto molto buio

perché se tolgo gli occhiali da sole questa notte
 mi pare troppo splendente
troppo accecante

pedalo
 non ho fanale
  non ho luce posteriore
potrei essere travolto in questo corso a tre carreggiate
  vittorio emanuele II
 savoia
c’è un auto della polizia
 ma è vuota
parcheggiata
pedalo senza mani
in una mano ho l’ifòno
nell’altra la sigaretta
il semaforo è giallo
è rosso
io passo
 me ne fotto

prima stavo per investire un pedone che attraversava bello bello
 le bici non le caga mai nessuno
non importa di giorno, di notte
 non fanno rumore e dato che tipicamente il pedone
attraversa a orecchio

passa un aereo
nel cielo nero
 con le sue luci intermittenti
e scanso i lavori in corso
  verrò travolto
lo so no
 se son bravo a scrivere
tutto quello ch’ho scritto l’ho scritto per me e per qualche donna
per scoparmela, certo

son solo un poveraccio
ma me la sto godendo questa notte così nera

poi una visione
 una ragazza lì al lato della strada
visibilmente nera e senza mutande
  fa caldo questa notte
ma credo non sia per il caldo
 ch’é senza
ha una gonna che non comincia mai
 e finisce subito
mi ci avvicino pedalando piano
 molto piano
sono pigro
 la guardo
non mi fermo ma quasi
 e m’accorgo che lei è come me:
  da vicino è molto brutta

sembrava una ragazza ma deve avere almeno cinquant’anni
è magra ma ha le tette svuotate e rugose
e probabilmente le grinze dalla figa stirate
  tanto per citare henry miller
  tradotto da bianciardi
 è una delle tre sole citazioni che dico a memoria
ché ho no molta memoria
 una volta ne avevo di più
prima delle birre

poi però mi fermo e le chiedo una sigaretta
in realtà voglio solo sapere l’ordine di grandezza
 dei cazzi che ha preso in vita
  ma s’incazza
perché dopo le chiedo in ordine
  la grandezza dei cazzi che ha preso in vita
e mi dice non lo so fare e s’incazza
 e non mi dà neanche la sigaretta
e quanto t’incazzi, maledetta
 allora me ne giro una io
sono un po’ triste questa notte
dovrei saperlo dire bene a parole
 ma invece a quanto pare
so solo pedalare, per quanto senza mani

ho visto cose
  che
forse vorrei vederne più no
 forse per questo ho su gli occhiali da sole di notte
  voglio vedere meno
  voglio vedere poco
mentre forse vorrei essere travolto dalle auto che mi sfrecciano davanti
 a cui posso fissare i fanali senza esserne accecato
non so
forse no
meglio di no
poi la mutua, un casino

son quasi a casa
 non s’è messo a piovere
  c’è un caldo buono questa notte
non ci sono rumori nel mio isolato
 tutto è fermo
trovare parcheggio è un casino,
  nessuno si sposta mai
 tutti tappati in casa
  ma io ho il velocipede
me ne fotto

c’è sempre solo qualcuno che porta a cagare il cane
  e non raccoglie la merda
e noi ce la troviamo lì la mattina quando andiamo a lavorare
non sappiamo che farcene della loro merda
 e certo non è che sia neanche un bel vedere
ma ce la troviamo sempre lì tutte le mattine
ancora profumata e nera
come un souvenir
 di una notte buia buia

Pubblicato da

arsenio

m'han nomato bravuomo un giorno e da quel giorno io me lo tengo, quel nome. arsenio mi son nomato da solo. eccetera.

6 commenti su “notte buia buia”

  1. vieni! vieni!
    nella notte tra il 7 e l’8 maggio partecipo allo spettacolo più lungo del mondo, guinnes dei primati, 25 ore di grande fresco live from art in town in torino, san salvario. in scaletta son verso le due di notte di sabato. poi faccio post sensato. per intanto puoi vedere qui.

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