di tra le nuvole e le nuvole e le nuvolelle
cerchiamo le stelle della sera
ché quelle del pomeriggio ci son ma si vedon no, le stelle
te l’ho detto e ripetuto quante volte oramai
e ti ripeto pure
nel mio gioco al riciclaggio della solita vecchia pensata
che le stelle le vediam la notte ch’è buio
ma son solo raggi di luce che ci colpiscono la retina
partiti decine o centinaia o milioni d’anni fa
Continua a leggere epsilon e stelle
Tag: poesie
siete voi che avete qualcosa che non va
sì
c’è il sole questa notte
e troppo poco gin nel mio martini, certo
come guardo io
nessuno di voi guarda
e so che le aragoste, tra di loro,
per comunicarsi concetti anche di una certa complessità
si pisciano sul muso
ho sempre dietro un cavatappi
per stappare il mio cuore rabberciato
(o solo per la prossima barbera)
e vorrei esser pavimento
ma siete voi che avete qualcosa che non va
non parlate chiaro in faccia alle vostre suocere
non dite come stanno le cose alle vostre fidanzate
non ammonite i vostri fidanzati per i piedi che gli puzzano
(ché invariabilmente gli puzzeranno)
non informate i vostri amici che vi sentite soli
siete voi che avete qualcosa che non va
voi che siete pieni di problemi
e pieni di qualcosa che non va
non vedete che c’è il sole questa notte
e no che non è una luna molto piena
é proprio il sole
tondo e abbagliante e caldo e gentile
tutto girato negli occhi di quella ragazza lì
occhi verdi o azzurri o marroni o grigi
mai stato bravo io, coi colori
quella ragazza lì dalle gambe capaci
dal sole di notte
e capace di capire
che dopo una poesia così
commetterebbe un delitto
a non prendermi a baci in faccia
e son sincero quando dico
che mi farei pavimento
di modo che lei poi mi potesse
di scopare
notte buia buia
tre birre medie in dentro il corpo
e pedalo
e un po’ barcollo
ho no mangiato stassera
è notte
il fegato mi si rosica peggio di tre sambuche
uno stronzo di automobilista accostato
mi apre la portiera diabolico
ma lo evito
pedalo senza mani
ho addosso gli occhiali da sole
è notte
è una notte molto buia
o forse è per via degli occhiali da sole
Continua a leggere notte buia buia
c’è?
ma c’è?
c’è chi rovista i tuoi bassifondi?
c’è chi ti porta a praga a mangiar prosciutto?
c’è chi ti scrive le lettere di notte e poi non te le delivera
ma le posta sul blog di un tuo amico come fossero le sue?
di lui dico, del tuo amico, pezzo di cyrano che sono
c’è chi ti legge tutto ad alta voce opinioni di un clown?
solo per le tue deliziose orecchiette letterarie,
con tutto che orecchiette è una parola bruttissima
ma non divaghiamo
c’è chi ti divaga?
Continua a leggere c’è?
sutùrami (stitch me up)
rientro in casa
la notte è tarda
di molto
ho la faccia ridotta invecchiata di qualche anno
per il freddo dell’andare in pedalare in bicicletta la notte dell’inverno
è il freddo
è la faccia consumata dal dolore del non vedere una certa faccia
e certi capelli morbidi e setosi
e certi sorrisi larghi e preziosi
e con certa musica in nelle orecchie stereophoniche
assumo gli odori di in casa
gli odori di bimba bimba piccola
borotalco, pannolino, crema culo, merda al formaggino mio
gli odori di bimba bimba bimba grande
tonno rio mare (insisto), collo fresco, labbra dolci, schiena morbido liscia
io che puzzo di puzzo di sigarette
manco me le fossi spente addosso di tutta la sera
(manco)
il dolore per un amico che se n’è andato
risolve i miei problemi col mondo
e con la mia cronica dissenteria cerebro umorale
il fatto che poi tu mi manchi da morire
non ti fa fare una piega
al massimo cucini in piegata in avanti
(chissà cosa indossi mentre prepari
i preparativi)
io adesso poi tra poco
mi ritiro per deliberare
che ho un amico
(anzi due, uno piccolo)
certe cose di libri da farmi perdonare
molta fantasia (anch’erotica e su i nodi)
e molto spazio per di raccontare
—
Blackened mood I’m sick of you
It’s time that you got out my life
You bring me down
Lack of sleep, it’s killing me
I think it’s time I closed my eyes
For a whileI almost touched it
But then it slipped right through my hands
Could almost see it
Then it slipped right out my mind
I want you to show me
I know you know how
To lend me the moments
Like they all count
Teach me to love you
Shine me the light
Cause I’m in the darkness
It’s time I got out
Cracked and wounded down and out
It’s time the bleeding got cleaned up
Stitch me upI almost touched it
But then it slipped right through my hands
Could almost see it
Then it slipped right out my mind
I want you to show me
I know you know how
To live in the moments
Like they all count
Teach me to love you
Shine me the light
Cause I’m in the darkness
It’s time I got outI want to show me just show me
And show me the light
Won’t you show me just show me
Just show me the light
I want to show me just show me
And show me the light
Won’t you show me just show me
Just show me the light
Show me how
Show me how
Show me how
Show me how
Show me how
Show me how
Show me how
Shine the light on me
On me
Won’t you show me
How to live every moment
Shine me the light of your show and teach me
How to love like you do
Like it’s the last day of the world
monomàno
ho una man sola
scrivo con quela
con l’altra che ti tengo, ada,
ma scrivo pian, e i pnsierini mi sfugono
e prue l’ortigrafìa
di tra che ti guado drmire ciucciando il ciucco
rnfando di col naso ciuso
e poi ti scopro a sssultare come in un singhiozzo ritardato,
dopo tutto quel tu pianto di bebè
avri voglia di un bicchiero di vino bianco
(eccerto che ci voglio dentro anche ‘l campari)
ma non mi possomi di muovermi di qui
ché altrimenti tu ti ripiangi daccapo
e allora
me ne sto seduto e tu stravaccata sulla mia gamba
col formiclìo a il brazzo destr
ho pure voglia di fumare
fuori piove
è partita mledetta prmavera
a scriver una riga ci mett u quato d’ora,
chè ci ho una sola mano libera
l’altra è blu
insensbile
idonea a un bel segone (con quel trucco che poi ti sembra federica)
e mi fccio passar lo stimolo a starnutire
con la tema che m suon il cllulare
mi brucia la schiena ma spporto
per non doverti di sveglare
te che sei una bimba tutta a modo tuo
che per esser figla nostra
ti dimeni con i fianchi
e dorm solo se ti leggounpezzo di dino campana
o ti metto su sirianni
melodia per occhi stanchi
poesia con un titolo che ve lo dico al fondo
è passato un aereo su nel ciel
ma l’ho visto no
c’eran troppe nubi
c’era pieno di cielo
c’era pieno di nubole
troppe nubole
ma l’ho sentito
lo sapèvolo
ch’era un arèreo
(questa poesia ci ha le sgrammaticature in dentro Continua a leggere poesia con un titolo che ve lo dico al fondo