muliere

le dico:
- certo la cosa peggiore che può capitare a una moglie è diventare come sua madre…
- a me non sta succedendo!
- infatti, e peggio per me: te stai diventando come tua suocera!

report

certo, report, raitre, venerdì sera, è sempre un pugno nello stomaco sommato a una botta in testa e un calcio nel culo.

però, questa volta è stato proprio una tranvata tale…

(ho quindi deciso di smetterla con il vino. e probabilmente anche con la birra. berrò solo più gin e succo di frutta)

(tutto quanto, ma senz’esagerare)

i cavalli non scommettono sugli uomini

(e nemmanco io)

sì, lo so. è il titolo, arseni’ riveduto, dell’ultima volumetto di poesie uscito per minimum fax di charles bukowski. dico minimum fax forte e chiaro e lo ripeto minimum fax così spero mi passino qualche mazzetta, che di questi tempi.

bon.

intanto questo titolo mi ci calza su una roba ch’è successa alla cara monia. trovate la vicenda sul suo blog. mi fa così tristezza una roba così.
mi vien in mente quando paolo nori m’ha fregato una cosa su bologna che avevo scritto e gli avevo mandato e poi lui l’ha messa in gli scarti.
oppure quando m’ero inventato “adotta uno scrittore che beve” e avevo pubblicato le mie coordinate bancarie sul sito, e poi mi son ritrovato l’idea bella e sfruttata dalla panciona selvaggia lucarelli (panciona perchè incinta), nel suo libro mantienimi, or something like that.
ok, io non tengo il copyright sull’idea di pubblicare le coordinate bancarie, e anche il vecchio nori magari gli è rimast’in testa la frase e manco l’ha fatto apposta a metterla giù, però nel caso di monia le cose son di parecchio diverse.

m’accorgo che son il solito egocentrico dimmerda, perchè son riuscito a parlare di me, quindi la smetto qui, anche perchè c’ho da lavorare: il campari mi scruta impaziente dal tavolo della cucina. troverò un vino bianco adatto alla bisogna?

“una volta morti tutti gli scrittori, chi baderà più al superfluo del mondo?”
(maximilien roccam de pasteur)

vorrei credere nell’aldilà

a volte vorrei credere che esiste un aldilà, sapete, inferno purgatorio paradiso.
mi consolerebbe, sapere che bush 2, bush 1, clinton, reagan, nixon, kennedy e tutte le loro varie combriccole se ne andranno all’inferno a farsi inculare a sangue dalla mattina alla sera con i genitali elettrificati e i cani che si fottono le loro moglie e le loro figlie.

ci son pensieri che mi consolano, a volte.

muliere

certo arrivo a casa, marcio di sudore, grondante fame e sbavazzante di vino, lei, gattesca, mi guarda attonita e innamorata, fragile sulla sua poltrona preferita e si stropiccia le braccia e sento, la sento, l’attrazione fisica che mi sale e m’arpiona verso il suo corpicino latteo.
poi mi strappo di dosso la maglietta lercia, la guardo intenso, gliela getto contro, la maglietta, fradicia, le dico, fascinoso:
- tiè, rifatti il naso.