e comunque i giornali stan chiudendo, ma non solo

spiego: avevo in draft questo post dal 31 agosto 2009.
vista la discussione di ieri, faccio che far uscire dal limbo questa accozzaglia di pensieri che oramai son praticamente superati.

voglio dire, niente paura, son qui solo a dire delle riflessioni che mi sovvengono mentre vedo che le cose cambiano, giusto come per prendere appunti e tra due anni tornare e vedere se ci ho preso. con tutto che poi, chìssene.

dunque i giornali.
‘ me mi sembra che una cosa che sta cambiando è la questione delle fonti.
presempio: per saper chi ha vinto il gp di formula 1 (tanto per restare nel totale chìssene) mica vado sul sito della gazzetta dello sport. vado sul sito della formula 1.
insomma, per sapere le cose si può sempre di più andare alla fonte. non sempre, ma quasi.
quindi, è ovvio che è finita l’era del giornalista che ha scambiato internet per un granda piattaforma di copincollismo.

tutti ad agitarsi.
il giornalista faccia le sue belle inchieste, il lavoro di ricerca, quella roba là. quella interessante. lo so che la faccio facile. però.

poi c’è la questione della tempestività. twitter batte tutti. ma anche friendfeed non è male.
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