lavori in corso

dodici giorni fa abbiam fatto giù una bimba. epsilon ada. processo di riproduzione della discendenza completato. si continua a dormire no. o poco. o a tratti.
tra ieri e oggi e la prossima settimana stiam traslocando nel quartiere più servito di torino. processo di movimentazione cose completato al 55%. grazie agli amici ch’han dato una manona. se non c’eran loro…
fa freddo. tutto si accavalla.
stasera faccio un literature contest a “lo sbarco”, zona san salvario. tutto s’affastella.
contrattempi in ogni dove. e non posso manco dire, potrebbe andare peggio, potrebbe piovere, ché già piove.

però la cosa più importante ora è il trasferimento dell’adsl.
non sappiamo quando avverrà.
se in questi e nei prossimi giorni non ti rispondo alla mail, al commento, a facebook o friendfeed o quant’altro, è che mi stai sul cazzo.
(eh eh)

le femmine sono tutte delle puzzone

“le femmine sono tutte delle puzzone” è lo statement più importante, diciamo, una delle due o tre poche cose che il piccolo bastardo del libro lassù a destra, è sicuro di sapere.
io non lo so se è così, se le femmine sono tutte delle puzzone, però da quattro giorni so che le microfemmine lo sono, eh eh (rido). la nostra piccola epsilon ha attaccato a produrre puzze delle più varie. la cosa strana è che mi piacciono tutte. non pensavo.
va ben’. son cose così.
prima di chiudere volevo sapere se potevi comperare il libro lassù a destra. magari non sembra, ma è bello, val la pena! e t’assicuro che il ricavato andrà tutto in pannolini. e se lo comperi via internet ti mando una fotina di epsilon che sembra fantozzi.

cognizione

cara epsilon, cara ada, a a é i o, a a à a ,
stamane chiedevo alla tua nùnema quand’è che poi faremo tutti i vari corsi principianti e avanzati di teoria e pratica del parto normale (no clinica o piscina o vasca da bagno o in casa o nel bosco o su un taxo o al buio o sotto luci strobo, rosse e gialle o in un teatro o davanti a una webcam in diretta streaming o ascoltando battiato e enya. no, reparto maternità ospedale di ostetricia e ginecologia, semplice).
gliel’ho chiesto perché tutta la mia cognizione sul parto, tutta la mia cultura del parto, tutta la mia partologia, tutto quel che ne so, voglio dire, lo so grazie ai film, a cinema e televisione. Continua a leggere cognizione

cara epsilon

niente, nothing, nada.
metto su amore disperato
sperando ch’a te mai t’accada
 d’esser circondata da fanatici in pelle che ti scrutano senza poesia
allora passo ai groove armada
 un po’ per sentir my friend
  (un po’ per la rima)
e ti comprerei una casa di giada
 completa di piscina
 ché mi sai di una pistina
  che si ròtola
  palindroma e pollicina
 mi sai d’un torquemada
  che mai riposa
che passa e la nebbia si dirada
  che libera la strada
dagli inganni del suo tempo
 che mi passa sopra il sonno
con il pianto del lamento di portnoy
 di letteratura
 e di noi
che poi giochiamo
 alle scorregge con la mano
alle anime gemelle
 alle corse caramelle
  alla bianca neve di rugiada
del mattino a crepapelle rider dei lombrichi
 di farfalle e dei comici nostri amici di contrada
e sappi
 che continuerò lo stesso a metter insieme
 questa masnada
di parole
e a leggertele
sin da il giorno ch’uscirai dalla pancia della nùnema
quando ti guarderemo fino d’in dentro a gli occhi
e com’ in punta di sciarada
  ti nomerèmo
ada

imparare l’inglese

caro epsilon,
oggidì siamo stati in un bel bellissimo negozio di cose per prenùneme. le portatrici di pancione. ho detto portatrici, no’ portatori, ché lo so ché ti vedo che mi prendi in giro per la pancia da bevitore, come ti permetti? eh, epsilon? cos’è questa confidenza? ah i giovani d’oggi, non c’è più rispetto. Continua a leggere imparare l’inglese

non lo so cosa stiamo facendo

29 Ottobre 2008

caro epsilon,

poi adesso dobbiam cambiare casa. la tua nùnema dorme della grossa, nel senso che russa, ché ci ha le nari ostruite dal raffreddore. te ieri mi hai dato un colpetto. io avevo la testa sulla pancia della nùnema e mi son preso una ginocchiata da te. o fors’ era un gomito.
mi hai fatto un’impressione! non ti sto a dire che impressione che m’hai fatto. infatti non te lo sto a dire.

poi forse la casa dove andremo è in una via piccola e buia e non ci piace molto, ma… adesso è anche un po’ buia dentro e c’è la luce fioca degli anziani, però noi la facciamo diventare bella e luminosa e stiamo anche pensando di lasciarti la stanza più grande.

io, per come vanno mettendosi le cose, mi sa che la maggior parte del tempo lo vivrò nello stanzone grande con cucina, tavoli, scrivanie, librerie, divani. insomma come quando vivevo solo.

anche dexter sta per avere un bambino. anche a me piacerebbe essere dentro una serie tv, perché le gravidanze durano cinque, sei, massimo sette puntate, mica nove mesi.

caviglia

10 Ottobre 2008

caro epsilon,

il tuo nùnepa si è scassato una caviglia. eh.
non è che poi te mi nasci con le caviglie deboli, come me, o con le caviglie grosse, come nùnema? (no, è uno scherz’, la nùnema non ha le caviglie grosse, eh eh). (certe volte mi sa che certe cose le scrivo solo perché poi le legge la tua nùnema).

comunque la mia caviglia sinistra è a pezzi in questo momento e secondo il dottore ortopedico, chirurgo, giovane, biondo e bello effettivamente, non il mio tipo in verità, ma oggettivamente, ne avrò per 25 giorni. prognosi, si dice prognosi. impara le parole difficili, epsilon, che poi non esistono le parole difficili, esistono tre tipi di parole: le parole da tutti i giorni, le parole nomenclatura e le parole per nascondere.

poi un giorno che non ho questo male cane alla caviglia che mi permette no di pensare per disteso ti spiego la classificazione delle parole. per adesso, vedi di nascere con le caviglie buone, almeno tu.