uscire la sera di tra il 19 e il 26 maggio

mercoledì sera son al maché per far su un reading nomàto “scriver poesie è pur sempre meglio del lavorar in miniera“. sarò insieme ai musici componenti i [dK].
evvènite, via.

se non potete fa lo stesso, state pur a casa a ciulare, anche se, ma comunque, ma passate però poi venerdì alla massena28, che c’è su folippo. io vado, vedo di ciulare giovedì (ah, no, giovedì c’è tricarico che suona a la suoneria di settimo. va ben’, questa settimana saltiamo va’.) (scherzo)
però, se propio volete accettare un consiglio, prenotatevi la sedia per “avrei preferito essere jacques cousteau“. ottimo e abbondante e fiko. (intendiamoci, io vado alla suoneria solo perché l’ho già visto ieri)

imbaràzzo de la scelta

questo venèrdio che viene (11 aprilàno) ci ritroviamo qui a torino con un imbarazzante dilemma tripartito su cosa andare a vedere:

  1. alessandra racca in “eroticismi”, pensieri, oggetti e altre cianfrusaglie amorose – quasi spogliarello, quasi reading, quasi decisamente poesia, presso la libreria massena28
  2. guerrilla, monologo con federico basso, testo di andrea roncaglione, al teatro della caduta
  3. la presentazione del numero 02 di Porto Sepolto, taccuino letterario, al cafè liber

noi, la popolazione taurinense, invochiamo già il dono dell’ubiquità.

giovèdio però possiamo far che passare al maché, ché continua la rassegna “maché leggi”. leggerà alessandra rosa.

ah! e sabato? come, vi starete chiedendo, sabato niente? sabato no niente, sabato qualcosa: filippo sottile e le filastrocche di legno, con Radio tiraNna, sempr’ al teatro della caduta.

accorriamo a prenotare.

infine, ma tanto c’è già no più posto, stassera al teatro della caduta va in scena lo spettacolo “spegni la luce e cadi“, come tutti i martedì. io leggo un pezzo durante lo spettacolo, quindi mi perdo, e sì, mi perdo david sedaris al circolo dei lettori. ma va ben’.

appuntamenti della settimana

domani, martèdio, venite al teatro della caduta. ci sarò anche io a fare un pezzo, visto l’enorme successo del mio “piccolo bastardo racconta”. eh eh ih ih.

ma più che altro, giovèdio continua il ciclo di letture a cappello nomàte “maché leggi”, al maché di torino, e continua con filippo sottile in

“canzoniere delle pippe”
poesie per chi cerca le carezze e da solo se le fa.
l’amore, l’erotismo, l’autoerotismo, le parole sporche… il tutto perlopiù in rima

accorrete numerosi
e se poteto
diffondeto